di Dario Ortolano
Nei giorni scorsi, la Duma della Federazione Russa, ha riconosciuto, giuridicamente e politicamente, le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, predisponendo Trattati di reciproca collaborazione politica, economica e militare, a cui si sta dando, in queste ore, piena e fattiva attuazione. La reazione dell’ imperialismo USA ed UE è stata, fin da subito, furibonda e minacciosa, tanto che ieri, il Presidente USA, Biden, è arrivato ad affermare che ” Putin la pagherà cara “. Dobbiamo anche registrare, nel contesto dato, che alcuni settori del movimento ” pacifista ” tendono ad equiparare, in queste ore, come anche in altre circostanze del passato, l’imperialismo USA ed UE, che si è espresso, negli ultimi 30 anni col proprio espansionismo nell’ Europa orientale, fino a minacciare i confini della Russia, con ” l’imperialismo russo ” che sarebbe, a parer loro, corresponsabile nel minacciare la pace e creare tensioni di guerra.
Poiché tale questione è di grande spessore politico e teorico, ed in grado di condizionare la politica e gli equilibri mondiali attuali, riteniamo che sia giunto il momento di affrontarla nella sua compiutezza. Dopo la Rivoluzione d’Ottobre del 1917, i principali paesi capitalisti ed imperialisti del mondo, invasero il territorio della giovane Repubblica Sovietica Russa, al fine di soffocare ” nella culla “, la rivoluzione proletaria, fomentando negli anni 1918/21, una feroce e distruttiva guerra civile.
Sconfitte le forze reazionarie, interne ed internazionali, il 30 dicembre 1922, le Repubbliche sovietiche di Russia, Bielorussia, Ucraina e Transcaucasia, diedero vita alla Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche ( URSS ) che, dopo ampio ed approfondito dibattito interno, iniziò a porre le basi della costruzione del primo Paese socialista al mondo. Dopo l’ avvento al potere, in Germania, il 30 gennaio 1933, di Hitler, l’ Unione Sovietica fu l’unica a comprenderne, fin da subito, tutti i pericoli per la pace mondiale.
Infatti, nel gennaio 1934, Stalin, dichiarò, al Congresso del Partito che la ” nuova ” politica tedesca, ricordava, a grandi linee, quella dell’ex Kaiser che, un tempo, aveva fatto occupare l’Ucraina ed aveva iniziato una campagna militare contro Leningrado, dopo aver trasformato i Paesi Baltici in una base operativa per questa campagna. Stalin aggiunse anche: ” Se gli interessi dell’URSS richiederanno un avvicinamento a qualsiasi Paese che non abbia interesse a vedere violare la pace, lo faremo senza esitazioni. “
Così, durante gli anni ’30 del secolo scorso, di fronte all’ incalzante aggressività dell’imperialismo tedesco, italiano e giapponese, la diplomazia sovietica si schierò, di fronte ai pericoli per la pace, sempre dalla parte dei paesi e dei popoli minacciati dall’imperialismo, offrendo ad essi il proprio aiuto politico, economico e militare. Ugualmente, durante la seconda guerra mondiale, l’ URSS, sottoposta ad una delle più feroci aggressioni militari, da parte del nazifascismo, finalizzata allo sterminio ed all’annientamento dei suoi popoli e dello Stato, promosse un ampio fronte di resistenza democratica, che comprendeva anche i suoi precedenti aggressori.
Nel secondo dopoguerra, le tradizionali potenze capitaliste ed imperialiste mondiali, ripresero la loro posizione di contrasto e di attacco contro il socialismo, la democrazia, la pace e la libertà, sovranità ed indipendenza nazionale dei popoli e degli Stati. Nel corso dei decenni, gli USA, prima, ed in seguito la UE, assunsero un ruolo di capofila nell’azione di destabilizzazione e di aggressione verso regimi politici e sociali che non accettavano il loro progetto di dominio mondiale.
Con la fine dell’URSS e dei Paesi socialisti europei, l’imperialismo USA ed UE, ha messo in atto una profonda e continuativa azione di penetrazione in Europa orientale, tramite la NATO, imponendo a tutti i governi che dimostravano interesse all’adesione alla UE, la preventiva adesione alla NATO stessa. E così giungiamo ai giorni nostri, con la NATO che minaccia di installarsi fino ai confini della Russia, attraverso l’adesione dell’Ucraina, dopo che, in questo paese, nell’anno 2014, è stato compiuto un feroce colpo di Stato, reazionario e fascista, contro il Presidente Janukovyc, che si era sempre opposto all’ adesione del suo Paese, alla NATO stessa. Questi sono i fatti, che ci hanno portato alla attuale ” crisi ucraina “, con la reiterata richiesta, da parte della Federazione Russa, verso le autorità ucraine attuali ed i vertici della NATO, a non estendere la propria organizzazione politico-militare ai confini con la Russia.
Che cosa avrebbero dovuto fare il Presidente Putin, la Duma Russa, il Partito Comunista della Federazione Russa che, nella Duma, si è fatto promotore della mozione per il riconoscimento delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, dopo l’assenza di risposte convincenti alle loro richieste di garanzia di difesa della libertà, sovranità ed indipendenza nazionale, con la ” neutralizzazione ” della Ucraina ??!!
Attendere altri colpi di Stato, invasioni e guerre come quelle promosse dall’ imperialismo USA ed UE, tramite la NATO, contro la Jugoslavia, l’Iraq, l’Afghanistan, la Libia e la Siria, negli ultimi trent’anni, nel rispetto di quello che viene chiamato impunemente e vergognosamente ” ordinamento ” o ” comunità internazionale ” ??!! È questa la ” pace ” per cui, alcuni settori del movimento ” pacifista “, si sentono di lottare, accomunando in una unica dizione di ” imperialismo ” gli USA, la UE, la Russia, la Cina e chi altro ancora, senza distinzione fra aggressori ed aggrediti, fra carnefici e vittime, concependo unicamente tale concetto come assenza di guerra ??!!
Noi comunisti non la pensiamo così e contestiamo fermamente la validità di tale concezione.
Nel mondo di oggi esiste l’imperialismo USA ed UE che costruisce, quotidianamente, ed ormai da molti anni, il suo micidiale e feroce progetto di dominio mondiale, con i metodi che abbiamo visto e vediamo ogni giorno. Poi esistono decine e decine di popoli e di Stati, che, con ogni mezzo a loro disposizione, a prescindere dal loro regime politico, economico e sociale interno, hanno diritto di difendere, contro l’aggressività dell’imperialismo USA ed UE, la propria libertà, sovranità ed indipendenza nazionale, come condizione del proprio sviluppo socioeconomico e benessere dei popoli.
Questo è ciò che vediamo e per cui abbiamo imparato a lottare, sulla base di una analisi realistica e fattuale dello sviluppo degli equilibri mondiali. Non, quindi, un indistinto ed inefficace ” pacifismo “, che accomuna ” tutti ” in uguali responsabilità, ma una lotta per la pace, la libertà, solidarietà e fraternità dei popoli e degli Stati, che vogliono costruire un ordinamento mondiale, fondato sulla giustizia ed uguaglianza sociale, in una prospettiva condivisa dalla umanità intera.
CONTRO L’IMPERIALISMO, IL CAPITALISMO, PER IL SOCIALISMO !!!